La casa Paolo VI, ora Casa Dosso, immobile di proprietà della Diocesi di Brescia, si trova nel territorio della Parrocchia di San Faustino di Bione. Un gruppo di persone ha registrato il bisogno in Conca d’Oro e nella Valle Sabbia in generale, di una struttura che potesse accogliere gli anziani ancora autosufficienti ma, che per i più svariati motivi, non vogliono o non riescono più a vivere soli. Casa Dosso potrà essere quindi il luogo ideale per accogliere tutte quelle persone che, avendo ancora una discreta autonomia, non intendono accedere a una casa di riposo.
A livello di comunità parrocchiale sì è sposato immediatamente il progetto, ma ci si è resi conto che una così importante iniziativa dovesse coinvolgere altri enti ecclesiastici. Il nuovo parroco, Don Pietro Chiappa, ha quindi interessato le parrocchie di Bione Pieve e di Agnosine e si è esteso il progetto a tutta la Conca d’Oro. Si è inoltre valutato che la gestione di una siffatta realtà dovesse essere totalmente sganciata dagli enti ecclesiastici presenti sul territorio.
Si è pertanto deciso di fondare l’associazione non lucrativa di utilità sociale “CASA DOSSO-ODV” legalmente costituita l’11 settembre 2019 che si occuperà della gestione e della ristrutturazione funzionale della casa. “CASA DOSSO” era il nome originario della Casa Paolo VI costruita da Don Albino Festa negli anni Settanta e poi ampliata nel 2000 dalla congregazione AGAPE, che ha poi donato l’immobile alla Diocesi di Brescia. Lo stesso don Albino Festa, quando realizzò l’immobile, aveva pensato che “CASA DOSSO” potesse essere un luogo dove i sacerdoti in pensione avrebbero potuto soggiornare. Il progetto non ebbe mai inizio, anche per la prematura e improvvisa scomparsa di don Festa nel 1976. La casa è stata utilizzata per anni come colonia estiva prima di essere acquistata dalla congregazione AGAPE.
Da alcuni anni l’immobile è inutilizzato e il progetto di trasformarlo in casa per anziani lo riporterà alla sua originaria destinazione, quando venne costruito da don Festa grazie alla generosità di tanti fedeli bionesi che hanno condiviso questo proposito oltre cinquant’anni fa.